WIND

Categoria PerSo Short Award

Un film di Martin Putz
Austria, 2021, 30’

Cinematografia: Martin Putz
Sound: Nora Czamler, Peter Kutin, Axel Traun
Editing: Petra Zöpnek
Sound Design: Sophie Wasserburg, Lara Zill, Joseph Nikolussi, Alexander Siegl
Soundmix: Alexander Koller, Peter Kutin
Produzione: Martin Putz
Manager di produzione: Hanne Lassl
Supportato da: BKA – innovative film, Land Niederösterreich, Wien Kultur

 

V.O. tedesco,  sottotitoli in italiano e inglese

 

“Siamo pazzi a filmare il vento; filmare l’impossibile è la cosa migliore nella vita”. Il sogno di poter afferrare il vento anima gli artisti da tempo immemorabile. Joris Ivens non era l’unico pienamente consapevole di questo inutile tentativo. Anche Martin Putz cerca nel mondo le persone e i luoghi del vento, tenendo a mente che solo le cose che ostacolano il vento possono dare un’idea su come esso funzioni. Senza l’attrito e il movimento degli effetti del vento, questo rimane invisibile.

Si può afferrare ciò che è messo in moto dal vento. Una gru che solleva le gigantesche pale di una turbina eolica ricorda per le dimensioni la battaglia di Davide e Golia. Questa scena diventa centrale in Wind, così come l’Immagine di un affascinante documentario, che mostra il battito d’ali di una falena, mentre la voce di Thomas Macho spiega il fatto paradossale che esiste una sola variabile costante: quella della trasformazione perpetua, ovvero del vento che muove incessantemente tutto ciò che tocca.

 

Note di Regia

Il Vento mi ha sussurrato una canzone… La scienza attraverso la scala Beaufort registra 13 voci dalla calma alla forza dell’uragano. Ma come descrivere pittoricamente le forme e le frequenze delle correnti d’aria? Inquadrare il vento o il tentativo di catturare, rinchiudere o intrappolare questa forza della natura rimarrà sempre una lotta donchisciottesca contro i mulini a vento. Quindi, questa è una storia di sconfitta? Oppure è la storia di una turbina elettrica che desidera dimostrare l’incomprensibile attraverso tecnologie semplici e complesse: in una torre eolica, in spiaggia, in un laboratorio scientifico con una galleria del vento artificiale  o, soprattutto, in un campo aperto dove il vento sembra creare la propria mappa del trekking, guidato dalla mano che ne traccia il percorso. 

 

 

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