The Parade – La Sfilata

Un film di Srdjan Dragojevic
Serbia/Croazia/Macedonia/Montenegro/Slovenia, 2011, 115′

Titolo originale: Parada
Con: Nikola Kojo, Milosh Samolov, Hristina Popovic, Goran Jevtic, Goran Navojec
Sceneggiatura: Srdjan Dragojevic
Fotografia: Dusan Joksimovic
Montaggio: Petar Markovic
Musica: Igor Perovic
Produzione: Delirium Films
Distribuzione: Cineclub Internazionale

Premi e Festival:  Berlinale, Panorama (premio del pubblico, Golden Else Award); Torino GLBT FF (premio del pubblico), MedFilm F (Grand Prix), Fipresci Serbia Award (migliore film e migliore attore 2011)

V.O. serbo con sottotitoli in italiano

 

Limun è stato un eroe di guerra e ora è un potente delinquente di strada. Per una rocambolesca serie di coincidenze è costretto, suo malgrado, ad accettare di scortare il Gay Pride di Belgrado organizzato dagli attivisti Mirko e Radmilo, dopo il rifiuto della polizia. Tuttavia nessuno dei suoi amici serbi lo aiuta per paura di essere associato all’universo omosessuale. Limun decide così di rivolgersi a dei vecchi nemici nella Guerra dei Balcani degli anni ’90: il bosniaco Halil, il croato Roko e il kosovaro albanese Azem. Ne scaturiscono una serie di avventure tragicomiche fino al giorno del Pride a Belgrado.

 

«Ho sempre avuto in testa che realizzare Parade fosse un mio dovere di cittadino. Ho girato la fine di The parade durante il Pride di Belgrado dello scorso anno [2010, ndr.], il primo Pride ‘di successo’ nella storia della Serbia. Il solo successo è stato che i partecipanti siano rimasti vivi.» – Srdjan Dragojevic

 

«Divertente fino alle lacrime, interpretato in modo brillante e, verso la fine, anche profondamente commovente, il film merita tutta l’attenzione che sicuramente riceverà ai festival e in alcune programmazioni d’essai europee.» – The Hollywood Reporter

«Si tratta di un film mosso da un sentimento civile che aspira dunque a parlare ad un pubblico vasto, il più possibile, e per questo non si affida troppo a sottotesti o allusioni. Eppure, ad un livello estremamente esplicito e volutamente comunicativo, i dialoghi sono brillanti e non banali, la critica alle istituzioni diretta […], la commedia perfettamente orchestrata.» – Marianna Cappi, MYmovies.it

 

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