SUGAR MAN
Un film di Malik Bendjelloul
Svezia/Gran Bretagna, 2012, 86′
Titolo originale: Searching for Sugar Man
Con Stephen ‘Sugar’ Segerman, Dennis Coffey, Mike Theodore, Dan Dimaggio, Jerome Ferretti
Sceneggiatura: Malik Bendjelloul
Musica: Rodríguez
Fotografia: Camilla Skagerström
Montaggio: Malik Bendjelloul
Produzione: Red Box Films, Canfield Pictures AB, Passion Pictures
Distribuzione: I Wonder Pictures
Premi e Festival: Premio Oscar (miglior documentario), Sundance FF (premio speciale della giuria), Biografilm F, BAFA (miglior documentario)
V.O. inglese, sottotitoli in italiano
Ci sono storie che valgono più di un premio Oscar. È il caso di Sixto Rodríguez, il più insolito successo nella storia della musica. Lo scoprono in un bar di Detroit, alla fine degli anni Sessanta, due produttori convinti d’aver trovato il profeta di una generazione. Avevano ragione, ma il pubblico non se ne accorge: il primo disco di Rodriguez è un capolavoro ma anche un fiasco. Negli USA. Ma nel Sudafrica dell’Apartheid, dove arriva clandestinamente, Rodriguez diventa una leggenda, la sua musica la colonna sonora di una generazione in lotta. All’insaputa dell’autore, che si ritira dalle scene. Finché, trent’anni dopo, due fan decidono di mettersi sulle sue tracce, scoprire che fine ha fatto e cosa è andato storto.
«Andavo in giro, zaino in spalla, per l’Africa e l’America del sud alla ricerca di nuove storie con la mia macchina da presa. Ho trovato sei storie e questa era una di quelle: ho pensato fosse la più bella che avessi mai sentito. E devo confessare che all’inizio non credevo a chi me la raccontava. Mi dicevano: “Amico, ascolta questo tizio che fa una musica bella quanto quella dei Rolling Stones”. Io un po’ prendevo il tutto con ironia, pensavo fossero soltanto i tipici fan senza un vero giudizio critico… Solo che poi sono arrivato a Cape Town, fermavo gente a caso e chiedevo se conoscevano questo Rodriguez. Loro mi guardavano come se fossi pazzo, come se avessi chiesto loro se conoscevano Jimi Hendrix. Allora ho riascoltato la musica con un’altra prospettiva, forse allora era davvero bella… e in quanto tale si è rilevata.» – Malik Bendjelloul
««Un inno al potere del sogno.» – Rolling Stone
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Date:
4 Marzo 2021