STYX
Un film di Wolfgang Fischer
Germania/Austria, 2018, 94’
Con Susanne Wolff, Gedion Wekesa Oduor, Alexander Beyer, Inga Birkenfeld
Sceneggiatura: Wolfgang Fischer, Ika Künzel
Fotografia: Benedict Neuenfels
Montaggio: Monika Willi
Musica: Dirk von Lowtzow
Produzione: Marcos Kantis, Martin Lehwald, Michal Pokorny
Distribuzione: Cineclub Internazionale
Premi e Festival: Premio Label Europa Cinemas, Berlinale (Premio Giuria Ecumenica), Human Rights Film Award.
V.O. inglese, tedesco, sottotitoli in tedescco
Rike, giovane dottoressa europea, incarna un modello tipicamente occidentale di felicità e successo. Istruita, fiduciosa, determinata e impegnata, vive tutte le situazioni di emergenza che il suo lavoro le propone prima di concedersi una meritata vacanza a Gibilterra. Qui, ha in mente di realizzare il sogno di raggiungere da sola con la sua barca a vela l’Isola dell’Ascensione, nell’Oceano Atlantico. Il suo obiettivo però si infrange contro una realtà inaspettata: dopo una tempesta, si ritrova faccia a faccia con un’imbarcazione di rifugiati che necessitano del suo aiuto.
«Gli “incontri” in mezzo all’oceano tra imbarcazioni da diporto e barche piene di rifugiati sono un incubo molto discusso tra i marinai e le persone che lavorano in mare, perché stanno diventando sempre più comuni. Che cosa può succedere, dunque, se una velista, da sola sulla propria barca, si ritrova in questa situazione? Ispirato da eventi reali, Styx, nella finzione, cerca risposte a questa domanda, raccontando quanto gli interessi economici siano in competizione con i principi umanitari e di come l’indifferenza distrugga ogni speranza. Il film tratta di sogni individuali e gira attorno a questioni centrali sull’identità: chi siamo, chi vogliamo essere, chi dobbiamo essere? » – Wolfgang Fischer
«Ciò che Styx ci dà a vedere, in maniera tanto diretta da sentire sulla propria pelle l’urgenza della situazione, è la divisione intollerabile tra due mondi: quello per cui il mare evoca il paradiso e quello per cui è il fiume dell’Inferno, quello in cui qualsiasi altro bisogno si cancella davanti la necessità della semplice sopravvivenza e quello per cui firmare un modulo è un imperativo più categorico della vita di altri esseri umani.» – Bénédicte Prot, Cineuropa
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Date:
13 Marzo 2021