PORTRAIT OF JASON

Un film di Shirley Clarke
Stati Uniti, 1967, 105′

Con Jason Holliday
Fotografia: Jeri Sopanen 
Montaggio: Shirley Clarke 
Suono: Francis Daniel 
Produzione: Shirley Clarke
Distribuzione internazionale: Milestone Films
Distribuzione italiana: Reading Bloom

Premi e Festival: MoMA, New York FF, Berlinale, Lovers FF

Restauro: Academy Film Archive, Milestone Films, Modern Videofilm

V.O. inglese, sottotitoli in italiano

 

Nella notte del 2 dicembre 1966 la regista Shirley Clarke si riunì con una piccola troupe nel suo appartamento all’ultimo piano del celebre Chelsea Hotel di New York per girare Portrait of Jason, “il film più straordinario che abbia visto in vita mia”, come dichiarò Ingmar Bergman. Per due ore Jason Holliday si confessa davanti alla macchina da presa ricordando l’educazione famigliare a Trenton, la vita di eroinomane, barista in un nightclub, prostituto e infine domestico in una casa di San Francisco, i trascorsi in carcere e negli ospedali psichiatrici. Quanto di vero c’è in ciò che Jason racconta e quanto di falso? 

 

«Jason non è un essere umano medio. Sapevo che quando l’ho scelto stavo scegliendo qualcuno di drammatico, fotogenico, pazzo, interessante… In qualche modo, ne è uscito vincitore. Ero perfettamente disposta a farlo vincere.» – Shirley Clarke

 

«Shirley Clarke è un maledetto genio. Spero che le persone mi paragonino a lei un giorno.» – John Cassavetes

«Jason raggiunge momenti brillanti in un totale degrado della storia della sua anima, un monologo notturno che rompe la barriera tra umorismo privato e discorso pubblico, che disvela l’intimo percorso di crescita della gioventù gay afroamericana.» – Allen Ginsberg

«Uno dei racconti più autentici e straordinari del decennio! Riguarda un essere umano molto complesso, complesso come molti personaggi di Dostojevskij. Una bella e tragica persona.» – Jonas Mekas

 

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