PERFIDIA
Un film di Bonifacio Angius
Italia, 2014, 103′
Con Stefano Deffenu, Mario Olivieri, Noemi Medas, Alessandro Gazale
Sceneggiatura: Bonifacio Angius, Fabio Bonfanti, Maria Accardi
Fotografia: Pau Castijon
Montaggio: Tommaso Gallone
Musica: Carlo Doneddu
Produzione: Movie Factory, Il Monello Film
Distribuzione: Il Monello Film
Premi e Festival: Locarno FF (premio giuria giovani), Annecy Cinéma Italien (menzione speciale della giuria), Laceno d’oro
V.O. italiano
Angelo vive col padre Peppino in un’anonima città di provincia, è disoccupato e trascorre le sue giornate al bar, guardando la vita che passa. Peppino non si è mai preoccupato del figlio; tuttavia, dopo la morte della moglie, si accorge con rammarico della pessima situazione in cui si trova Angelo, senza amore né lavoro, abbandonato a sé stesso in una vita vuota. Consapevole di non avere più tanto tempo da vivere e preoccupato per il futuro del figlio, Peppino cerca disperatamente di aiutarlo a costruirsi una vita normale, provando anche a riallacciare con lui un rapporto da tempo svanito.
«Il film è ambientato a Sassari, un posto che conosco profondamente. I personaggi hanno le caratteristiche del luogo: è impensabile per me non connotarli realisticamente con accenti, modi di parlare e di fare legati al territorio; nonostante ciò la portata del racconto è universale. Volevo trattare la storia di un personaggio comune che in realtà è anche molto speciale, per caratteristiche e temperamento, la storia di un uomo buttato nel mondo. Mi interessano quegli esseri umani che “vengono vissuti dal mondo”, quasi fossero stati catapultati sulla terra da alieni, che non comprendono la propria esistenza, che non vengono compresi dagli altri e che si trovano di conseguenza con l’essere soli.» – Bonifacio Angius
«La forza del film abita nella coraggiosa capacità di individuare un’immagine precaria. […] Attraversato da continue interruzioni, movimenti potenziali che non si concludono mai, Perfidia è un film molto libero, anche se racconta la fine di ogni libertà.» – Michele Faggi, Indie-eye.it
«Con un occhio alla messa in scena asettica della nuova onda greca, il regista si aggancia al suo territorio (la Sardegna, ma anche l’Italia tutta) dissezionando una famiglia pervasa di quotidiana, normale follia. E, mantenendo il suo registro in un equilibrio straniante fra realismo e grottesco, abbozza il ritratto nero e vitale di un paese.» – Ilaria Feole, Film Tv
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Date:
18 Marzo 2021