Ornette: Made in America

Un film di Shirley Clarke
Stati Uniti, 1985, 75′

Con Ornette Coleman, William S. Burroghs, Brion Gysin, Denardo Coleman, Jayne Cortez, Charles Ellerbe, Don Cherry
Fotografia: Ed Lachman
Montaggio: Shirley Clarke
Musiche originali: Ornette Coleman
Produzione: Kathelin Hoffman
Distribuzione internazionale: Milestone Films
Distribuzione italiana: Reading Bloom 

Premi e Festival: Toronto IFF, Berlinale IFF

Restauro: UCLA Film & Television Archive. Supervisore del restauro: Ross Lipman

V.O. inglese, sottotitoli in italiano

 

L’ultimo film della grande regista indipendente Shirley Clarke ci consegna un ritratto straordinario del pioniere del free jazz Ornette Coleman. 
Girato tra Fort Worth, New York, la Nigeria e il Marocco, il film mescola interviste, estratti televisivi, ‘video-clip’ e girati in Super-16mm documentando alcune memorabili performances di Ornette e della sua Prime Time band come Prime Design/Time Design, eseguita da un quartetto d’archi sotto la cupola geodetica progettata da Buckminster Fuller. 
 Le riprese del film iniziarono negli anni ’60, grazie alla comune amicizia di Yoko Ono, e si conclusero nel 1983 in occasione dell’inaugurazione del centro per le arti performative Caravan of Dreams a Fort Worth, Texas, nella città natale di Coleman, dove il sassofonista si esibì nella sua celebre sinfonia Skies of America. 
 Al film parteciparono, tra gli altri, i poeti beat William S. Burroughs e Brion Gysin.

 

«Ho filmato ogni singola parte che abbiamo usato senza sapere cosa ne avrei fatto. Dopo aver deciso quale fosse il cuore del film, ossia la sua musica, l’ho montata. È da lì che provengono i ritmi e l’energia. Il film assomiglia alla musica di Ornette e ha lo stesso pensiero di base.» – Shirley Clarke

 

«È un viaggio visionario libertario del terzo tipo… Era un gioiello introvabile. […] Esempio per tutti di come essere una filmmaker totalmente sincera e inguaribilmente indipendente.» – Roberto Silvestri, IlCiottaSilvestri

«Ornette non è solo una lettera d’amore alla libertà del jazz; eccelle nell’esprimerlo.» – IndieWire

 

Vai al ☛ sito ufficiale
Leggi il ☛ pressbook

Date: