LA TERRA DI DIO
Un film di Francis Lee
Regno Unito, 2017, 105′
Titolo originale: God’s Own Country
Con Josh O’Connor, Alec Secareanu, Gemma Jones, Ian Hart, Liam Thomas, Melanie Kilburn, Moey Hassan, Naveed Choudhry
Sceneggiatura: Francis Lee
Fotografia: Joshua James Richards
Montaggio: Chris Wyatt
Musica: A Winged Victory For The Sullen
Produzione: Inflammable Films, Magic Bear Productions, Shudder Films
Distribuzione: Fil Rouge Media
Premi e Festival: Sundance FF 2017 (miglior regia di film drammatico), Berlino FF sezione Panorama (Teddy Award), British Independent Film Awards 2017 (Miglior film indipendente britannico, Miglior attore protagonista – Josh O’Connor, miglior sceneggiatore esordiente – Francis Lee, miglior suono – Anna Bertmark), Edinburgh IFF (Miglior film britannico)
V.O.inglese, sottotitoli in italiano
Johnny Saxby trascorre le giornate a spezzarsi la schiena nella fattoria di famiglia sperduta nel Nord dell’Inghilterra, in una solitudine e desolazione brutali. I suoi unici sfoghi sono ubriacarsi di notte in un pub locale e concedersi del sesso occasionale. Quando un affascinante ragazzo romeno si stabilisce nella sua fattoria come lavoratore stagionale, Johnny si ritrova a dover affrontare delle
emozioni mai provate prima…
«Volevo raccontare una storia d’amore completamente sincera e viscerale, catturare quella sensazione di trepidazione e gioia quando qualcosa sta per cominciare. Volevo vedere Johnny e Gheorghe che lentamente si innamorano, e come reagiscono a questa scoperta. Volevo esplorare il momento in cui due persone iniziano ad attrarsi, con tutte le difficoltà del caso. Chiunque – etero o gay – sa cosa voglia dire innamorarsi, e quanto possa essere difficile, soprattutto se le circostanze sono ostili» – Francis Lee
«Evitando giri di parole e distinguo vari, La terra di Dio – God’s Own Country è un bell’esordio in lungometraggio, un’opera prima folgorante. Brutale e sincera, appassionata ed essenziale, esistenziale e sociale, lontana da qualsiasi trappola di didascalismo. In primo luogo, Francis Lee mostra il grande pregio di affrontare una vicenda gay scrollandosi di dosso tutte le preoccupazioni più scopertamente sociologiche. L’omoaffettività raccontata in La terra di Dio non è mai inquadrata in stanchi termini come “condizione” o “questione”. È raccontata in quanto tale, una variante di vita in mezzo a mille altre.» – Massimiliano Schiavoni, Quinlan.it
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Date:
29 Maggio 2022