La Gomera – l’Isola dei Fischi
UN FILM DI CORNELIU PORUMBOIU
ROMANIA/FRANCIA/GERMANIA, 2019, 97′
Titolo originale: La Gomera
Con Vlad Ivanov, Catrinel Marlon, Rodica Lazar, Agustí Villaronga, Sabin Tambrea, István Teglas, Cristóbal Pinto
Sceneggiatura: Corneliu Porumboiu
Fotografia: Tudor Mircea
Montaggio: Roxana Szel
Produzione: 42 Km Film, Komplizen Film
Distribuzione: Valmyn
Premi e Festival: Cannes; Torino FF; Toronto IFF; 9 Premi Gopo (tra cui miglior film e miglior regia)
V.O. rumeno, spagnolo, inglese, sottotitoli in italiano
Cristi, un ispettore di polizia di Bucarest, s’imbarca per l’isola di Gomera, nelle Canarie, per imparare in fretta il Silbo, un linguaggio fischiato che i contadini del luogo utilizzavano tradizionalmente per parlarsi da un luogo isolato all’altro. Ma il poliziotto è determinato a utilizzare quel codice, segreto ai più, per ben altro scopo: liberare un mafioso rumeno dalla prigione ed entrare in possesso di un’ingente somma di soldi sporchi.
Uno sbirro corrotto, una manciata di milioni, una superiore algida e rossa di capelli, che sospetta di Cristi e non vede l’ora di entrare nella truffa per avere la sua parte, un criminale da favorire e una femme fatale fatta apposta per scombinare tutti i piani.
«L’umorismo è qualcosa che mi viene naturale. Forse è connesso alla mia cultura. I miei personaggi si prendono molto sul serio. Credono di essere i padroni del proprio destino, ma in questo caso non è così. Chiedo agli attori di affrontare le situazioni in modo serissimo – anche quando si tratta di situazioni assurde, come nella scena in cui il poliziotto inizia a imparare la lingua dei fischi! Mi diverte molto creare uno squilibrio tra il modo in cui si sentono quasi eroi e la realtà delle situazioni. Questa componente terribilmente seriosa dà ai miei film un tocco di assurdo.» – Corneliu Porumboiu
«Presentato in anteprima nel concorso ufficiale dell’ultimo Festival di Cannes, La Gomera – L’isola dei fischi è un’opera dalle molte anime. È un noir, ma è anche una riflessione sul cinema. È un film di fantasia, ma anche una trasfigurazione del reale, è drammatico, ma anche divertente.» – Carlo Cerofolini, Taxidrivers
«Il film di Porumboiu, maestro del sarcasmo, rimescola i personaggi, le situazioni e i luoghi comuni del genere noir e ne fa un “game” da sottoporre allo spettatore […] Film di puro divertimento dove lo spaesamento è costante ma ben condotto, dove infine il fischio originario, quello più cinematografico è quello di Audrey Hepburn che chiama il suo taxi.» – Silvana Silvestri, Il Manifesto
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Date:
21 Gennaio 2021