Ex Libris – New York Public Library

un film di Frederick Wiseman
Stati Uniti, 2017, 197′

Con Ta-Nehisi Coates, Elvis Costello, Richard Dawkins, Patti Smith
Sceneggiatura: Frederick Wiseman
Fotografia: John Davey
Montaggio: Frederick Wiseman
Produzione: Frederick Wiseman
Distribuzione: I Wonder Pictures

Premi e Festival: Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica Venezia (premio FIPRESCI), London FF, San Sebastián IFF

V.O inglese, sottotitoli in italiano


Dal maestro del documentario Frederick Wiseman, un inedito sguardo dietro le quinte della New York Public Library, una delle più grandi istituzioni culturali del mondo, luogo di accoglienza, scambio e apprendimento. Con 92 divisioni sparse per Manhattan, il Bronx e Staten Island, la Biblioteca è una risorsa per tutti gli abitanti di una città sfaccettata e cosmopolita, esempio limpido del credo profondamente americano del diritto individuale di sapere e di essere informato. Con le sue attività, la Biblioteca giorno dopo giorno stimola l’apprendimento, promuove la conoscenza e rafforza il senso di inclusione e di comunità. Nell’America di Trump, è probabilmente non solo l’istituzione più democratica, ma anche quella ideologicamente più importante. Il suo messaggio, oggi quanto mai attuale, è chiaro e potente: qui dentro, chiunque è il benvenuto.

 

«Non avevo intenzione di realizzare un film politico, è stato Trump a renderlo tale. La biblioteca si configura come un elemento anti-Trump. Ciò che rappresenta è qualcosa che lui non capisce: è aperta a tutti, aiuta la gente, permette che si crei una cultura. Trump è molto darwiniano, anche se non credo che lui sappia cosa significa. La biblioteca è un repellente per lui.» – Frederick Wiseman


«Attraverso i seminari, gli incontri, le letture, le conversazioni pubbliche con gli artisti – Elvis Costello, Patti Smith – gli scrittori, Wiseman disegna una Storia dell’America nella quale affiorano le chiavi di lettura dell’oggi. La realtà nel cinema diretto di Wiseman non è una presa di posizione ideologica, affiora dalle sue immagini, è dentro la forma con cui vengono organizzate. E in questo magnifico film, forse il suo più bello, più che mai: nella trama corale affiora una dichiarazione di resistenza, il sapere, l’educazione, sono altamente rivoluzionari, e per questo devono essere controllati e distorti.»
– Cristina Piccino, Il Manifesto

 

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